Martino Ragusa, il Blog

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L’ospite angosciante

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Martino bianco e nero

L’ospite angosciante con una mano ti riempie il piatto e con l’altra mano si batte il petto: «Guarda che è venuto male. Vero che è cattivo? Se non ti piace lascialo, non mi offendo. Ora ti faccio due uova al tegamino». Dopo i primi bocconi, un urlo: «No! Fermati. Non mangiarlo. È salatissimo. È scotto. È crudo. È bruciato. Lo stai mangiando per farmi piacere, lo capisco dalla faccia. Vado a farti una bistecca».Sei obbligato a una smentita al secondo e a rimuovere la sensazione che stai mangiando una schifezza perché, nel frattempo, l’ospite angosciante ti ha convinto,

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