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pane frattau
pane frattau

Pane frattau

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Ricordo tempi lontani, quando per procurarmi il pane carasau sardo dovevo aspettare che qualcuno dei miei amici sardi me ne portasse una confezione. Ora non è più così. Il mio amatissimo pane carasau ha conquistato il continente e si trova facilmente in ogni città italiana. E faccio in modo che non manchi mai in casa. Anzitutto perché lo uso come pane quando non ho quello fresco, per intenderci al posto dei cracker, ma anche per prepararlo “guttiau”, irrorato con qualche goccio di olio extravergine di oliva, cosparso con qualche grano di sale e passato sotto il grill per qualche secondo, oppure per preparare il pane frattau, un primo alterntivo alla pasta capace di stupire chi non lo conosce.

Ingredienti per 4 persone

350 g di pane carasau
passata di pomodoro
4 uova
aceto bianco

Per la passata di pomodoro

1 kg di pomodori rossi ben maturi
1 spicchio di aglio
mezza cipolla
1 rametto di basilico

La passata

Nettate e lavate i pomodori, poi spremeteli con le mani direttamente nella pentola. Salate, aggiungete lo spicchio di aglio intero, la mezza cipolla tagliata grossolanamente e un rametto di basilico, quindi cuocete a fuoco moderato e semi-coperto, senza aggiungere acqua. Dopo 20 minuti scolate i pomodori e passateli al passaverdura. Aggiustate la passata di sale, aggiungete un filo di olio e fate sobbollire per 5 minuti a fuoco dolce. A cottura ultimata, rimuovete il rametto di basilico.

Il pane frattau

Mettete sul fuoco un tegame pieno d’acqua . Contemporaneamente mettete sul fuoco un’altra pentola di acqua e mantenete il bollore al minimo.
Le porzioni vengono preparate singolarmente. Versate un mestolino di salsa di pomodoro calda in un piatto piano. Ponete un pezzo grandino di pane carasau sul mestolo forato e immergetelo nella pentola con l’acqua bollente mantenendo sempre la schiumarola sotto di esso. Se il bollore fosse alto, diminuitelo, è meglio se l’acqua si limita a sobbollire. Quando lo vedete ammorbidirsi, pescatelo con schiumarola, scolatelo bene e deponetelo sulla passata. Formate uno strato, condite con sugo e pecorino e procedete con un altro strato di pane ammorbidito che coprirete con un altro velo di passata e pecorino. Continuate per tre – quattro strati.
Il piatto va concluso con un uovo in camicia, cosa che in verità faccio raramente per non appesantire una preparazione leggera estiva. In questo caso si può anche preparare un solo frattau in una teglia di ceramica da porzionare una volta a tavola.
Se decidete per l’uovo, portate a ebollizione l’acqua che avete su fuoco e versatevi qualche goccio di aceto bianco. Abbassate la fiamma mantenendo un bollore dolce. Rompete l’uovo dentro a una ciotolina e versatelo con delicatezza nell’acqua bollente. Cuocete l’uovo per 3 minuti, estraetelo dall’acqua con un mestolo forato, fatelo scolare bene, deponetelo sul pane frattau e cospargete con pecorino sardo grattugiato. Se vi piace, aggiungete qualche foglia di basilico. Ripetete l’operazione per ciascun piatto.
Varianti:

  1. Senza uova, componendo anche in un solo piatto grande o in una teglia da portare a tavola.
  2. Variante non vegetariana: anziché l’acqua, per ammorbidire il pane potete usare il brodo di carne. Tradizionale è il brodo di pecora.
  3. Potete preparare il pane dentro una terrinetta da forno, mettere l’uovo crudo sul pane e passare al forno finché l’uovo non appare rassodato.
  4. Potete evitare l’uovo, cospargere la superficie del pane frattau con pecorino sardo e gratinare finché non si forma una crosticina dorata.

 

 

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