Il singolare nome siciliano di questo piatto deriva dall’imitazione di un piatto più costoso, il fegato, preparato da un’osteria nella storica piazzetta Garraffello, a Palermo, al centro della quale si trova una fontana con sette bocche d’acqua (cannelle, in dialetto cannola). E’ un altro spettacolare esempio di cucina vegetariana di imitazione molto diffusa in Sicilia. Con la zucca che, grazie alla sua carnosità, riesce a imitare il più costoso fegato, preparato proprio in agrodolce secondo una ricetta tradizionale.
Ingredienti per 4 persone
250 g di zucca gialla adatta alla frittura
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiai di aceto
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva per friggere
Menta
Pepe
Sale
Mondate la zucca privandola della scorza dei semi e della barbetta interna.Tagliatela a fette spesse non più di un centimetro.
Mettete l’olio nella padella e fatelo scaldare. Versate nella padella la zucca e friggetela a fuoco dolce finché non è dorata da entrambi i lati (circa 5 minuti). Salatela, aggiungete l’aglio tagliato a fettine sottilissime, lo zucchero sciolto nell’aceto e il pepe. Fate insaporire per 10 minuti a fuoco dolce e padella coperta, cospargete con foglioline di menta e servite.