A Ischia lo chiamano “alla cacciatora” e usano i conigli semi-selvatici “di fossa” . Così chiomati perché allevati allo0 stato semi-brado in labirinti sotterranei.
Si può servire come secondo o si può usare ò’intingolo per condire la pasta. In genere bucatini. Eccellenti!
Questa ricetta la devo alla mia amica signora De Falco, ischitana di Forio.
Ingredienti per 4 persone
1 coniglio
10 pomodorini del piennolo
20 foglie di basilico
olio extravergine d’oliva
vino bianco secco
aglio
1 rametto di timo
peperoncino
sale
Scegliete un coniglio tenerissimo di circa 1,4 kg e fatelo tagliare dal macellaio in dieci pezzi. Riempite una ciotola di vino bianco secco e lavatevi uno a uno i pezzi del coniglio (che non va mai lavato nell’acqua). Poi metteteli a scolare in uno scolapasta. Coprite con un filo di olio extravergine di oliva il fondo di un tegame largo e basso. Preferibilmente dovrebbe essere di coccio, in alternativa può essere di ghisa pesante. Mettetevi a rosolare i pezzi di coniglio e fateli dorare da entrambi i lati a fuoco dolce.
Dopo che il coniglio è quasi rosolato, salateli e aggiungete uno spicchio di aglio intero, scamiciato e schiacciato. Appena l’aglio si sarà appassito, coprite il coniglio di vino bianco e secco per tre quarti. Non usate il vino che avete adoperato per il lavaggio dei pezzi, che è meglio scartare. Coprite e fate cuocere per 30 minuti. A questo punto aggiungete il fegato del coniglio, i pomodorini rossi spellati e tritati, il peperoncino, il timo e una decina di foglie di basilico. Portate a cottura in altri dieci minuti e alla fine aggiungete un filo di olio crudo e altre dieci foglie di basilico.