Entrando in un ristorante siamo sempre più attenti ai nostri diritti. Con questi chiari di luna, è giustissimo che sia così! Ma è il caso di pensare anche ai nostri doveri. Ecco qualche consiglio in forma di decalogo:
- Siamo rispettosi con i camerieri. Non trattiamoli da servi. Non lesiniamo qualche “grazie” se è meritato.
- Prima di protestare per il vino che sa di tappo o per un piatto non ben riuscito pensiamoci bene. Se abbiamo deciso che il reclamo va fatto, facciamolo sì con fermezza ma anche con garbo, a bassa voce e senza scene madri.
- La mancia non è un obbligo, non lasciamo nulla se siamo stati trattati male. Ma consideriamola il premio per un buon sevizio e lasciamola quando è meritata.
- Rispettiamo gli altri commensali tenendo a freno i bambini se ce li siamo portati dietro. Interveniamo se infastidiscono gli altri clienti e il personale.
- Evitiamo il cellulare.
- Anche se mangiamo in un dehor ricordiamo che il fumo può ugualmente infastidire i vicini.
- Non fissiamo le facce degli altri avventori e non scuriosiamo nei loro piatti.Non facciamo commenti su di loro perché nove volte su dieci se ne accorgono. Non origliamo i loro discorsi.
- Se qualcosa del conto non ci convince, chiediamo spiegazioni in modo fermo ma gentile. Se paghiamo alla romana cerchiamo di essere rapidi con la divisione, portiamoci da casa i soldi spicci, distribuiamo il resto velocemente, magari fuori dal locale. Evitiamo le bonarie liti “pago io, pago io”. Chi vuole pagare finge di andare in toilette e colpisce.
- Mandiamo i complimenti al cuoco se se li è meritati.
- Allentiamo la tensione. Rilassiamoci. Non comportiamoci da ispettori “tripadvisor” severi e acidi. Certo, diciamo la nostra e anche pubblicamente sui social. Ma se non siamo veri critici gastronomici evitiamo di improvvisarci tali e assumiamo toni amatoriali, non professionali che del resto non possediamo. Fotografiamo pure ma evitiamo di prendere appunti.