Fanno tendenza le ricette senza qualcosa. Improntate più sugli ingredienti che non ci sono che sui presenti. Le tag più diffuse su quelle pubblicate on line sono: gluten-free, celiaci, vegetariani, vegani, senza lattosio, pescetariani. A proposito, mi ha molto divertito, e fatto riflettere, una vignetta nella quale Gesù Cristo moltiplica i pani e i pesci e per tutta risposta si sente obiettare dai discepoli: Ma il pane è gluten-free? Non è che i pesci contengono mercurio? No grazie, sono vegano!
Per carità, le allergie sono problemi seri e veri. Sulle intolleranze ci sarebbe parecchio da discutere. Io, da medico, non ho ancora capito cosa siano, so che esistono le allergie e basta! Serissima è anche la scelta vegana e vegetariana di chi ha deciso per un’alimentazione etica. Ma è anche vero che molte persone si privano di alimenti demonizzati ad arte da chi ha l’interesse di vendere prodotti, trattamenti e libri di diete con basi non proprio scientifiche. C’è la dieta basata sui gruppi sanguigni, la paleo-dieta che impone do mangiare come i nostri antenati delle caverne, le diete iperproteiche con carichi difficilmente tollerabili da fegato e rei e poi tantissime leggende che di volta in volta escludono alimenti ordinari come il latte, per non parlare dell’elenco continuamente variabile degli alimenti supposti cancerogeni.
Ricordo a chi è incline alle privazioni che ci si può privare parzialmente di molti cibi con sicuro profitto, per esempio le carni rosse, i grassi saturi, i cereali raffinati, lo zucchero e il sale. Magari senza demonizzare.