McDonald’s continua con il gioco pesante. Nella sua nuova campagna di aggressione imperialista contro la cucina italiana, l’azienda simbolo dello junk food ha lanciato un siluro contro la pizza. Ottima scelta del bersaglio: la pizza è un prodotto italiano fortemente identitario e se si affonda lei si vince una grande battaglia.
Ma andiamo con ordine: mi riferisco allo spot ora in onda su tutte le tv nel quale cui si vede quanto segue: una famigliola italiana – lei, lui e il pargolo – è seduta al tavolo di una pizzeria italiana. Il cameriere chiede al bambino “E tu che pizza vuoi?” il piccolo risponde “Un Happy meal!”. Il cameriere trasecola mentre i genitori accarezzano il figlieletto come per dargli ragione e scusarsi. E come se dicessero “Scusaci, tesoro, siamo stati proprio due coglioni a portarti qu invece che da McDonald’s. Lo sanno tutti che il Cheese burger è più buono e sano della pizza napoletana. Anzi, d’ora in poi eviteremo come la peste anche la trattoria, perché il Big burger è meglio degli spaghetti sciuè sciuè. E poi, quando mai abbiamo trovato un giochino di plastica in mezzo ai tortellini in brodo?
Quando è in atto un’aggressione frontale, l’alleato va scelto senza badare troppo a moralismi. Il bambino a casa si identifica con il piccolo attore e il processo gravemente diseducativo è stato innescato. Poi ci penserà lui, il bambino italiano vero, a diseducare i genitori. Gli basterà mettersi a frignare che vuole l’Happy meal più di ogni altra cosa e tutta la famiglia, per farlo stare buono, diventerà MdDonald’s addicted.