Martino Ragusa, il Blog

Ricette di cucina, cultura gastronomica e divagazioni

Ciao pomodoro! Benvenuto cavolo!

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È ora di fare il cambio di stagione, non solo negli armadi, anche nel frigo. D’ora in poi i pomodori, le zucchine, le melanzane sapranno sempre di meno e costeranno sempre di più. Siamo in pochi, però, a rassegnarci a questa naturalissima situazione.  Specialmente i giovani oggi sono afflitti da analfabetismo stagionale: non sanno più che in natura frutti e verdure seguono un ritmo rigoroso giungendo a maturazione ciascuno in un preciso periodo dell’anno. Li compiango perché mi sembrano orologi sballati, avulsi dal ritmo del tempo, onnipotenti seguaci del “voglio tutto e subito”. Il fatto è che si può veramente avere tutto, si può anche avere subito, ma non si può avere buono.

Solo nel loro periodo naturale di maturazione la frutta, la verdura e gli ortaggi raggiungono il massimo del gusto, della fragranza e dell’appetibilità. Sono anche più ricchi di vitamine e sali minerali. E poi, tra tanto parlare di chilometro zero, è ben difficile che un prodotto fuori-stagione lo sia. I chilometri, anzi, sono spesso migliaia, visto che sono importati dai luoghi di produzione dove sono situate le serre, dai paesi con un clima più caldo o addirittura dall’altro emisfero.
I danni sono a catena, perché l’acquisto destagionalizzato coinvolge e sconvolge il menu destagionalizzando anche questo. Basilico e pomodori sono presenti sempre, ma che senso ha una fresca pasta alla crudaiola con pomodoro e basilico quando il termometro suggerirebbe una polenta calda?

Sono trascorsi i giorni del basilico e dei pomodori! Ma siamo consolati da altre nuove delizie che ci accompagneranno fino alla prossima estate. Non è un brutto gioco quello delle stagioni. Ci spinge a rinnovare ritmicamente il menu facendoci approfittare dei benefici che ogni tipo di verdura è capace di darci. Guai se non ci fosse l’inverno con la numerosa famiglia delle brassicacee. Cavolfiore, cavolo nero, cavolo cappuccio, broccoli, verza, cime di rapa, cavolini di Bruxelles sono tutti eccellenti armi anti-cancro che ci perderemmo se rimanessimo ostinatamente legati agli scialbi prodotti estivi forzati nelle serre.

In un paese fortunato come l’Italia, la natura consente di avere mese per mese una ricca scelta di alimenti che rispondono appieno alle esigenze del gusto e della salute, che permettono di declinare il menu concordandolo con il clima, di avere un’alimentazione varia e corretta.

Chi compra “stagionale”, inoltre, diffonde messaggi positivi del tipo “la mia cucina rispetta i cicli biologici naturali”, “non ho acquistato ortaggi giunti sul mercato al prezzo di emissioni di quintali di Co2 dai jet”, “non ho contribuito al riscaldamento delle serre, altre grandi responsabili dell’inquinamento ambientale”. Riflettiamoci al momento della spesa!

 

 

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