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Umido di carciofi, fave e piselli (frittedda)

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L’orto di primavera ci offre ora le sue delizie e la Frittedda siciliana è un piatto capace come nessun altro di esaltare i sapori di questa stagione. Malgrado il nome, si tratta di un umido e non di un fritto, il termine probabilmente deriva dall’uso della padella di solito adoperata per friggere. Può essere servita come antipasto, contorno o zuppa se in versione più brodosa. Arricchito di uova in camicia o di polpette, diventa una pietanza.

 

Ingredienti per 4 persone

200 g di piselli (peso netto)
300 g di fave (peso netto)
4 carciofi
2 cipollotti
1/2 limone
1 ciuffetto di prezzemolo
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
pepe nero di mulinello o di mortaio
sale

 

Togliete le foglie esterne dei carciofi e tenete solo il cuore tenero eliminando la metà verso la punta.
Tornite il fondo liberandolo della parte superficiale più dura. Tagliate ciascun cuore in 4 spicchi e metteteli a sbiancare dentro a una bacinella con 1 litro di acqua fredda acidulata con il succo di mezzo limone. Sgranate i piselli e le fave fresche. A meno che le fave non siano piccole e tenerissime, dovrete “scamiciarle”, cioè togliere la pellicola che avvolge ogni seme. È un lavoro noioso, ma non c’è niente di più sgradevole della pelle dura delle fave. Affettate i cipollotti con tutto il verde e fateli appassire in padella nell’olio a fuoco basso. Quando saranno appena dorati, unite tutte le verdure, salate e fate insaporire a fuoco vivo per un paio di minuti.
Coprite di acqua e fate cuocere a fuoco basso per 20 minuti a tegame scoperto aggiungendo l’acqua che occorre a mantenere fluido il composto. Pepate a fine cottura.

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