Questa preparazione della cucina povera di mare siciliana è l’antenata degli odierni spaghetti allo scoglio. Con questa denominazione oggi si intende un condimento composto di pesci di scoglio e frutti di mare. Ma nei secoli passati, quando non c’era niente di meglio a disposizione, si usava mettere in pentola proprio un pezzo di scoglio con le sue brave incrostazioni di muschio, piccoli molluschi e crostacei. Se vi siete incuriositi, provate. Il sapore del brodo di pesce è garantito.
Ingredienti per 4 persone
200 g di spaghetti spezzati
1 o più sassi marini con incrostazioni di muschio, patelle ecc.
2 pomodori rossi ben maturi
3 cucchiai di vino bianco secco
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 ciuffetti di prezzemolo
pepe
sale
Scottate i pomodori per 30 secondi in acqua bollente. Pelateli, privateli dei semi e tagliateli a tocchi grossolani. Versate 3 cucchiai di olio in un tegame e fatevi appassire a fuoco basso uno spicchio di aglio intero e uno dei ciuffetti di prezzemolo tritato. Quando l’aglio accenna a colorarsi, versate il vino bianco secco e lasciatelo evaporare completamente. Quindi unite la polpa dei pomodori, salate con moderazione (i sassi sono salati) e fate insaporire per 5 minuti. Aggiungete l’acqua necessaria per cuocere la pasta, il sasso e portate a bollore. Cuocete per mezz’ora e rimuovete il sasso. Spezzettate gli spaghetti e metteteli a cuocere. Dovrete ottenere una minestra piuttosto densa. Pepate, cospargete con altro prezzemolo e servite.