La competenza gastronomica è un fenomeno recente. A livello popolare, intendo. Gli scritti colti, i saggi, i ricettari sono storia antica ma sono sempre stati oggetto d’attenzione di una cerchi ristretta formata da intellettuali e aristocratici.
Con Artusi prende piede il fenomeno della divulgazione fino al raggiungimento delle vette attuali. Ora tutti sanno tutto di tutto quello che si mangia ma ad una quantità sterminata di esperti corrisponde un’altrettanto impressionante abbondanza delle castronerie in circolazione. Il motivo? La gastronomia è vista come più facile e accessibile di quanto in realtà non sia. Ma è solo apparenza: in realtà è una materia complessa che pretende studi seri come tutte le altre scienze. Improvvisarsi gastronomo è come improvvisarsi fisico teorico. Ma nessuno ci fa caso.