I tantissimi siciliani che vivevano,e ancora vivono,di pesca, hanno una cucina legata al mare molto più di altre zone costiere d’Italia. I paesi di pescatori dell’isola mostrano una vera e propria riluttanza per le influenze gastronomiche provenienti dall’entroterra contadino e una decisa diffidenza per le carni che si osserva ancora oggi. Il pesce era la base irrinunciabile dei condimenti per la pasta e quando le mareggiate proibivano l’uscita dei pescherecci si ripiegava…sul pesce conservato. Di qui gli “spaghetti del maltempo” fatti con alici conservate in sostituzione del pesce fresco.
Ingredienti per 4 persone
320 gr di spaghetti
6 cucchiai colmi di mollica di pane raffermo sbriciolata.
buccia di 1/6 di limone non trattato
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
8 acciughe sott’olio
1 spicchio di aglio se grosso, 2 se piccoli
pepe nero di mulinello
Fate tostare la mollica di pane raffermo sbriciolata finemente in padella con un cucchiaio di olio. E’ pronta quando è appena dorata. Toglietela dalla padella, mescolatela alla buccia di limone tritata molto finemente e tenetela da parte.Versate in un tegamino il rimanente l’olio di oliva e fatevi sciogliere a fuoco dolcissimo le acciughe sotto sale, deliscate e lavate.Unite uno spicchio di aglio intero,pelato e schiacciato,che rimuoverete non appena comincerà a dorarsi. Appena le acciughe saranno disfatte, aggiungete all’intingolo il pepe e la mollica di pane già tostata. Fate insaporire per un minuto e conditeci gli spaghetti mescolando bene. Se fossero troppo asciutti,aggiungete ancora un filo di olio.