L’anatra non è più solo cacciagione. Si trova dal macellaio e al supermercato porprio come il pollo. Provatela con questa ricetta, ideale per i giorni di festa invernali.
Ingredienti per 6 persone
1 anatra tagliata in otto pezzi
1 bottiglia di vino rosso di buon corpo: Barolo, oppure Nebbiolo, Valpolicella, Barbera,
Dolcetto, Sangiovese.
1 cipolla tagliata in quattro
1 grossa carota tagliata a metà per il lungo
1 costola di sedano di media grandezza con tutto il ciuffo verde
1 piccolo ciuffetto di prezzemolo
2 foglie di alloro
5 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
4/5 grani di pepe nero
3 chiodi di garofano
olio extravergine di oliva
30 g di grasso di prosciutto tritato
1 pizzico di cannella in polvere o un pezzetto di corteccia
1 cucchiaino di zucchero
5 bacche di ginepro
sale
Deponete i pezzi d’anatra già lavata e asciugata in una zuppiera “di misura” in modo che il vino che vi verserete possa coprirli.. Aggiungete il pepe in grani, il rametto di rosmarino, la salvia, gli spicchi di aglio interi schiacciati e scamiciati, la cipolla tagliata a quarti, la costa di sedano con tutto il ciuffo, le foglie di alloro, i chiodi di garofano, la carota tagliata a metà per il lungo, il ginepro, la cannella, il cucchiaino di zucchero. Lasciate marinare per 3 ore.
Scolate i pezzi d’anatra e asciugateli bene con uno straccio, poi metteteli a rosolare a fuoco moderato in un tegame di ghisa o di coccio con il grasso del prosciutto e un filo di olio di oliva). Nel frattempo filtrate il liquido della marinata. A metà rosolatura unite le verdure della marinata ben scolate e tritate.
A rosolatura ultimata, salate e bagnate con 1/2 bicchiere del vino di marinatura filtrato. Alzate la fiamma e fatelo sfumare, quindi aggiungete il resto del vino, coprite il tegame ermeticamente e fate cuocere a fuoco basso per 3 ore. Per controllare che la carne sia ben cotta, infilzatela con uno stecchino di legno e vedete se penetra facilmente nella carne senza incontrare resistenza. Servitele assieme al sugo di cottura passato al setaccio e riscaldato. Accompagnate con purè o con polenta.