Si alza ogni due minuti per andare a prendere un tovagliolo che manca, il cavatappi, il pane. Va ad aprire la porta al gatto che vuole uscire, a girare l’arrosto, a spegnere la lavatrice, a montare la panna, a spegnere il forno con dentro l’arrosto, a sgridare i bambini che fanno a cuscinate in camera loro, a tornare a consolarli, a cercare il cellulare che continua a suonare sotto la pila di roba da stirare, ad aprire la porta al gatto che vuole entrare. Il colpo di grazia è la frase: «Mangiate pure che se aspettate che riesca a sedermi mangiate a mezzanotte».
Presto, il disorganizzato uomo